Una Vostra grad:a segnata de’ 19 8bre 1816, oltre il recarmi le vostre ottime nuove che sentii con estremo piacere, mi procurò il vantaggio di conoscere personalmente l’Egregio Sig: G:mo Favre di Ginevra, col quale ho stretta onorevole amicizia. Noi carteggiamo insieme, ed egli mi è molto favorevole nelle intraprese ch’io tratto attualmente. Di tutto ciò son grato a V: S: che vi compiaceste farmi fare sì pregevole acquisto.
La vostra dimora in Parigi può essermi assai giovevole quando vogliate favorirmi. Io ho intrapresa la pubblicazione di una raccolta la più estesa che mi sarà possibile di così dette Patere Etrusche con rami e spiegazioni, e ne ho già adunato un gran numero, ma per renderla più completa vorrei averne di quelle che trovansi nelle raccolta di Parigi, come di altri Musei d’Europa. A tale effetto ho stampato il manifesto che qui accludo per invitare i possessori di queste Patere antiche a volermene mandare i disegni per esser pubblicati. Voi dunque potreste farmi il piacere di interporvi presso coloro in Parigi che hanno queste Patere, e ottenerne i disegni e mandarmeli, giacchè l’invitare come ho fatto a mandarmene i disegni non basta per ottenerli, ma bisogna che qualche mio amico si prenda premura per me. [2] affinchè quei che hanno le Patere Etrusche nelle loro raccolte di antichità voglino determinarsi a concedermi questi disegni che io domando; altrimenti ne succede che o il manifesto stampato che fa pubblica questa mia domanda non perviene ai d:i possessori di antichità Etrusche, o pervenendo loro la mia domanda e non avendo meco veruna relazione nè titolo per favorirmi non si determinino a mandarmi i disegni, lo che spero che faranno per mezzo di un qualche mio amico che voglia prenderse premura per me costa in Parigi, quale spero che sarete V: S: onde io da voi in particolare mi lusingo ottenere la mia richiesta.
Sento con piacere che vi occupiate delle cose Etrusche, le quali vi avranno data occasione di conoscere i monumenti che di tal genere esistono a Parigi, e fra questi saprete ove si trovano le Patere in bronzo manubriate che io cerco. Spero che presto avrete impresso il vostro lavoro degli Etruschi, e che me lo regalerete subito, giacchè sarà moltissimo da me gradito.
Onoratemi dei vostri comandi, e conservatemi nella vostra per me pregevole amicizia mentre in attenzione delle vostre grazie con tutta la stima, ed affetto ho il piacere di dirmi
Vostro Affo: Servo ed Amico
Francesco Inghirami
Dalla Badia di Fiesole 19. Marzo 1817.